Chi sono?
Intanto sono la secondogenita di due genitori fantastici.
Ho avuto una vita fortunata, un’infanzia passata per strada a giocare con gli altri, a sbucciarmi le ginocchia e a far finta di mangiare terra e acqua come fosse cioccolata calda!
L’adolescenza è stata turbolenta: ho amato follemente, come solo gli adolescenti sanno fare e ho tradito amici e amori, come NON solo gli adolescenti sanno fare!
Ho imparato dai miei errori e ho studiato tanto, con passione e ardore (a parte il latino ed il tedesco, cose di cui mi pento).
Ho frequentato un liceo bellissimo, fatto di alunni e insegnanti che mi hanno cambiato la vita, gli orizzonti, il pensiero. Ho fondato e cantato in un gruppo femminile, poi diventato maschile e così ho cominciato a capire quanto sia dura fare squadra con le donne.
Per anni mi sono illusa di essere diversa da loro, da mia madre, da mia sorella da chiunque fosse femmina, invece ora mi rendo conto che noi donne siamo portate a sentirci separate le une dalle altre e in competizione, solo perché siamo tutte uniche!
Prima di iscrivermi a psicologia volevo fare giurisprudenza per il senso di giustizia che mi attanaglia da quando sono nata (sarà che sono bilancia ascendente bilancia), poi filosofia (sarà che il mio primo mentore è stato il prof di filosofia, napoletano doc e che il primo amore platonico - ovviamente - non si scorda mai).
Alla fine cercavo risposte e giustizia quindi non potevo non scegliere psicologia.
Ho mangiato i libri, ho mangiato gli esami, ho mangiato l’erasmus...ho mangiato tutto ciò che potevo (metaforicamente e non) pur di nutrirmi di risposte e di sapere.
Ci sono stati incontri brutti, con uomini gelosi, possessivi, aggressivi. Ci sono state compagnie brutte, con persone disturbate e negative. Ci sono stati periodi di fame nervosa, di vomito e di “non ho voglia di alzarmi”.
C’è stato un po’ tutto e tutto mi è servito, perché ora quando mi siedo davanti a voi - che siate bambini, adolescenti, adulti o genitori - so come ascoltare e gestire le emozioni che mi inviate, perché le ho sentite, odiate e amate anche io quelle emozioni, ma sopratutto le ho studiate.
E quando non vi piacete, io sono lì a raccogliere i pezzi e riattaccarli insieme con voi! Perché è questo che fa il vostro psicologo: vi toglie la sedia da sotto il culo, ma senza farvi cadere!
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“They treated me like family. If I could I would give them 100 Stars!”